venerdì 3 settembre 2010

Perchè la fotografia stenopeica oggi?


Ripropongo qui il post che ho scritto ieri sera sull'altro mio blog, perchè frutto di una lunga riflessione, studio e ricerca.

Scusate il doppione ma ci tengo.

"La fotografia stenopeica, pur dal sapore antico, ha una filosofia che si stacca dagli altri modi di fare fotografie: ci fa riappropriare delle nostre sensazioni, gustare di nuovo la capacità di guardare, analizzando i contenuti e apprezzando i vari aspetti che ci vengono proposti o che vogliamo proporre.

Perchè la sostanziale differenza con la fotografia "tradizionale" è proprio l'approccio con il quale il fotografo si avvicina al soggetto da riprendere. E' il tempo impiegato per la ripresa. Ma soprattutto diverso è il rapporto uomo/macchina.

In una parola: la semplicità.

Dice Franco Vaccari: "il fascino di questo tipo di fotografia è che in essa si incontrano il minimo di complicazione strumentale con il massimo di magia dei risultati... questa combinazione è fonte di benessere psicofisico, come si verifica ogni volta che si ottengono buoni risultati con il un risparmio di energia..."

Come suggerisce giustamente Vincenzo Marzocchini: "la fotografia stenopeica crea le condizioni (lunghi tempi di esposizione) per un ascolto prolungato del mondo circostante, stimolando un nostro lento ma efficace passaggio dal guardare al vedere [...]"

Un'altra parola: il tempo.

La paura di perder tempo, ma ancor di più l'ansia di guadagnare tempo, sono oramai la costante tipica del nostro tempo, del nostro modo di produrre, di condurre la vita, di consumare. Anche le immagini vengono consumate ad un ritmo vertiginoso, tanto da rendere un "passa tempo" un pericoloso vortice di "recupera tempo".
Nella fotografia stenopeica il tempo è necessariamente lungo, ed il semplice atto di guardare può diventare davvero l'atto di riflettere.

Ma forse è qualcosa di più, "è un modo di raccogliere immagini nel modo più puro" ci dice il maestro Paolo Gioli, che però aggiunge "è il più complicato, e davvero maledetto, perchè ti viene tolto addirittura quello di cui tutti si sono subito preoccupati, il mirino [...] con il foro stenopeico questo è cancellato: è negata la traguardazione, l'inquadratura".

Con questa piccola testimonianza voglio rinnovare di nuovo il mio amore per questa disciplina, così unica e solitaria, così unica da rendermi un solitario pieno di amici e riproporre una delle foto che più amo, scattata appunto con la "scatola delle magie" come la chiama il mio amico Franco."

22 commenti:

Heidi ha detto...

Hai fatto bene a scrivere il doppione. Ho paura di aver commentato con troppa leggerezza alcune immagini ma non per mancanza di sensibilità anzi...dovresti sapere quanto questo discorso mi stia a cuore, ma per concederti dei momenti per non pensare troppo e scherzare un po' con noi.
Scusa se in qualche modo ti ho ferito ma credimi ho grande rispetto per il lavoro che fai.
Un abbraccio,
Heidi

Ruz ha detto...

AH SIMO'??!?!?! MA CHE STAI A DI'???????

Ellys...o meglio Martina ha detto...

Leggendo le tue righe ho assaporato la passione che metti in quello che fai. E' davvero bello credere fermamente in quello che si fa e sei riuscito a trasmetteri voglia di fare e provare a fare quello che davvero mi piace!
Un giorno di questo posterò qualche foto delle vacanze estive e vorrei un parere da esperto ok? :)

Andrea ha detto...

oh. io sono estasiato.

Ruz ha detto...

Martina più che altro trovo la pace dei sensi.
Sono curioso di vederle!

Ruz ha detto...

Endriu non ti rimane che provare :-)

toupie ha detto...

splendida la tua passione ... si percepisce sempre dalle tue opere, un abbraccio.

elena quella di londra ha detto...

a me piace prenderlo in culo e quindi prenderlo in culo è meglio per l'umanità che prenderlo in bocca per questo, questo e quest'altro motivo.

"in essa si incontrano il minimo di complicazione strumentale con il massimo di magia dei risultati" E dov'è la complicazione di fare chick con il cellulare e mandarlo in bluetooth sul mac?

non odiarmi ma la guerra tra palombari e barbari, come direbbe baricco, è una finta guerra.

Ruz ha detto...

Toupie grazie ma anche te non scherzi

Ruz ha detto...

Elena ci mancherebbe!!! Anzi mi piace la dialettica costruttiva (anche se non sono tanto sicuro che sia meglio prenderlo in culo che in bocca) questa è una finta guerra perchè di guerra non si parla, proprio non c'è!!!

Mi chiedi " dov'è la complicazione di fare chick con il cellulare e mandarlo in bluetooth sul mac?"
La complicazione sta in quegli oggetti stessi e nell'uso frenetico che essi ti portano, non nelle procedure per ottenere il risultato. Un Pc ha impiegato migliaia e migliaia di risorse, tecniche, conoscenze, viaggi, trasferte, licenziamenti per ottenere cosa?

una foto

Il nostro Paolo Gioli faceva (anzi fa) le foto con il guscio di una noce e questo lo trovo straordinario.

p.s. sono pro tecnologia purchè non ci porti consumare frettolosamente anche il nostro "passa tempo", sennò che "passa tempo" è?

elena quella di londra ha detto...

scusa ma non ho tempo di leggere.
devo andare a procurarmi la legna per l'inverno e la bava di lumaca per rappezzare la paglia della mia capanna. E anche foglie secche per i segnali di fumo.

No perché se invece usassi riscaldamento centralizzato e il telefono, poi avrei tutto sto tempo da passare senza fare niente e corro il rischio di trovarmi lavoro o di andare al cinema a vedere i vanzina

Ruz ha detto...

parlo di un passa tempo e non di questioni vitali...

elena quella di londra ha detto...

ho capito ruz, ma tu parti dal presupposto che il tempo lento sia meglio speso di quello veloce. Che nei gusci di noce ci sia una poesia che non c'è nei cellulari. I computer sono scemi ecc. ecc.

Ritieni che la lentezza sia portatrice di saggezza o di uno sguardo più attento, di purezza, di magia. Secondo questo ragionamento la fotografia, non dico digitale, ma anche solo con qualcosa di più di un guscio di noce è: stolta, disattenta, sporca e banale.

Ma dove? Ma quando? Ma perché?

Ripeto: viva trombare. Se a me piace prenderlo in culo e a te no, non scriviamoci sopra un manuale.

Ruz ha detto...

Elena ti invito a leggere per bene, non parlo di meglio o peggio ma di approccio diverso

Eileen ha detto...

Scusami Ruz, non mica capito il tuo ultimo commento da me...

Ruz ha detto...

Eileen hai ragione non sono stato per niente chiaro, spero di aver chiarito

Kylie ha detto...

Una precisazione interessante Ruz, forse ci mancava qui dove posti molte delle tue foto.

Un abbraccio e buon week end!

Chiara ha detto...

Ruz, questa è una dichiarazione d'amore per la fotografia stenopeica!! :)

La Burbuja Rosa ha detto...

Ottima scelta quella di riproporre l' articolo che ho trovato molto interessante.Fotografia stenopeica,vale la pena approfondire il discorso.
Sauti!

Ruz ha detto...

Kylie hai ragione, spesso si danno per scontate cose che in realtà non lo sono.
un abbraccio

Ruz ha detto...

Chiara quasi quasi mi fidanzo con una mia scatolina, nessuna però é maggiorenne

Ruz ha detto...

Clau, secondo me ne vale davvero la pena, sembra una magia, ma soprattutto cambia radicalmente l'approccio