mercoledì 4 luglio 2007

Somalia, altri bombardamenti USA


Non è bastata alle truppe somalo-etiopi la vittoria dello scorso mese nella battaglia di Mogadiscio, costata la vita a più di 1.300 persone, per ottenere il controllo della città. Dopo la caduta, avvenuta in dicembre, delle Corti islamiche, le milizie dei clan e gli islamisti si sono alleati in vista di un obiettivo comune: rovesciare il governo di transizione e scacciare le truppe
etiopi dal Paese. Nelle ultime settimane, voci sempre più insistenti parlano della Somalia come di un nuovo paradiso per terroristi: nella tattica degli insorti hanno fatto la loro apparizione gli attentati suicidi, prima sconosciuti a queste latitudini, accompagnati da video di martiri diffusi su internet che inneggiano alla guerra santa contro gli invasori. Gli elementi più radicali delle ex-Corti islamiche, riorganizzatisi, si sarebbero affiliati ad al-Qaeda per condurre una resistenza a colpi di attentati kamikaze stile Iraq. Gli Stati Uniti non sono stati a guardare e a inizio mese hanno bombardato (per la terza volta dall'inizio dell'anno) il territorio somalo, cercando di colpire i ricercati responsabili degli attentati alle ambasciate Usa in Kenya e Tanzania del 1998, che provocarono più di duecentoquaranta vittime. I nuovi raid aerei hanno interessato il nord della Somalia, dove recentemente si sarebbe registrata la presenza di combattenti stranieri, venuti per rispondere all'appello alla jihad lanciato qualche mese fa da alcuni leader delle Corti. Al Dipartimento di Stato Usa il deteriorarsi della questione somala è visto con crescente preoccupazione, complice anche il disinteresse della comunità internazionale, limitatasi finora a organizzare alcune operazioni di assistenza alla popolazione in fuga dalla capitale. Da una parte le truppe etiopi, che sostengono quasi da sole il governo, appaiono troppo forti per essere sconfitte in campo aperto dagli insorti, dall'altra, gli islamisti e le milizie sono decisi a continuare la battaglia a colpi di attentati, le cui principali vittime rimangono civili. Gli ingredienti perché la guerra somala continui ancora a lungo ci sono tutti.

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