giovedì 1 novembre 2007

Calisto Tanzi e parmalat


Oggi su "la Nazione", in prima pagina, è riportato un articolo che commisera il "povero" figlio di Calisto Tanzi, che, dopo anni passati nella dirigenza di Parmalat a guadagnare milioni di euro, adesso si ritrova a lavorare per "solo" 2000€ il mese, e per di più, con un collega truffato dalla vicenda innescata dall'ex padon di parmalat.

Invece di commiserare questo figlio d'arte, io vorrei sapere perchè Calisto Tanzi è ancora in libertà, ma soprattutto perchè, in Italia, si va in galera prima dei processi (custodia cautelare) e dopo che, indipendentemente dall'esito di quest'ultimo, tutti godono della libertà incondizionata.

Un ex-dirigente della Parmalat ha serenamente rilasciato un'intervista a report (http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1075160,00.html) in cui dichiara, candidamente, che lui non pagherà per le scorrettezze finanziarie che ha commesso in quanto un po' di carcere l'ha già fatto, è incensurato quindi ha diritto ad uno sconto di pena, il falso in bilancio è depenzalizzato, poi siccome in Italia non succede niente, perchè non c'è certezza nella pena, lui può tranquillamente godersi la liquidazione da dirigente.

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