venerdì 15 giugno 2007

Calcio in alto


La Bolivia è piombata nella disperazione dopo che la Fifa ha vietato di giocare le partite di calcio internazionali a più di 2.500 metri di altitudine.Il Miami Herald non è stupito: "Il calcio in Bolivia è una fede. Il presidente, Evo Morales, è sceso in strada indossando l'uniforme della nazionale e ha promosso una campagna per mostrare che l'altitudine non crea problemi all'attività atletica invitando tutta la popolazione a giocare". La questione, poi, ha assunto dei risvolti politici più ampi. "La Bolivia è uno stato molto diviso, ma Evo può trarre vantaggio dalla vicenda. Da La Paz a Santa Cruz c'è un'ossessione comune per il calcio. Evo può anche essere populista, ma in quello che fa è sincero. La Bolivia è uno paese che cerca di riscoprire la propria dignità dopo essere stata emarginata dalla globalizzazione. Perciò ha bisogno di una causa nazionale che può essere rappresentata dalla lotta alla Fifa. Una battaglia che Morales sembra destinato a vincere".



1 commento:

Anonimo ha detto...

mi sembra proprio un'ottima opportunita' per la Bolivia! ora, se la FIFA trovasse una scusa per bandire il calcio in Venezuela, potrebbe approfittarne anche Chavez...