lunedì 18 giugno 2007

Sindacati cinesi


Da "internazionale" 7 giugno 2007



Il progetto di legge sul contratto di lavoro è stato discusso a marzo dal Congresso nazionale del popolo di Pechino e ha messo in moto alcuni importanti cambiamenti. La legge vuole tutelare i diritti dei lavoratori cinesi e inciderà sulla vita di milioni di operai.Una decina d'anni fa approvare una legge simile sarebbe stato facile. Un gruppo di esperti avrebbe preparato una bozza sotto la direzione del governo, poi il disegno di legge sarebbe stato approvato dal Congresso quasi senza dibattito. Oggi non funziona così, e l'approvazione di leggi che riguardano classi e gruppi d'interesse è spesso accompagnata da discussioni accese e lotte intestine.La trasformazione si deve al rapido allontanamento della Cina dall'economia statalista. Le imprese private cinesi e straniere controllano ormai la maggior parte dell'economia nazionale, e sono spuntati gruppi d'interesse di ogni tipo. Questo ha cambiato il processo legislativo cinese, e il Congresso è costretto a fare dei compromessi con questi gruppi d'interesse, per tenerseli buoni.Ma proteggere meglio i diritti sindacali in Cina potrebbe compromettere i profitti delle imprese. Durante il dibattito che ha accompagnato la prima lettura in parlamento del disegno di legge, la camera di commercio dell'Unione europea e la camera di commercio statunitense a Shanghai (AmCham Shanghai) hanno espresso molte riserve sulla bozza e hanno proposto vari emendamenti.Qualcuno ha lasciato capire che la nuova legge rischiava di limitare la libera iniziativa privata e che l'aumento dei costi di produzione in Cina avrebbe dissuaso gli investitori stranieri. [...] È da questa manodopera a basso costo che dipende in gran parte lo sviluppo cinese. Per queste ragioni i lavoratori hanno chiesto una maggiore tutela per i loro diritti e la Federazione cinese dei sindacati ha cominciato a subire forti pressioni. Probabilmente lo stato non vuole che i sindacati protestino contro le autorità. Ma oltre la metà delle aziende non è più di proprietà pubblica e lo stato, che ha cessato di essere un importante datore di lavoro, sta diventando più neutrale.Il malcontento sociale potrebbe minacciare la legittimità delle autorità, che per questo motivo cominciano a sostenere con cautela i sindacati.Nel frattempo i sindacati americani stanno imparando ad apprezzare la forza dell'industria manifatturiera cinese. I livelli salariali dei dipendenti cinesi, che rappresentano oggi circa un quarto della forza lavoro mondiale, influiscono sui lavoratori di tutto il mondo.

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